Integrazione scolastica ex art. 13, L. 104/92

LEGGE 5 febbraio 1992, n. 104
Legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate
(GU n.39 del 17-2-1992 – Suppl. Ordinario n. 30 )


Art. 13.

Integrazione scolastica

1. L’integrazione scolastica della persona handicappata nelle sezioni e nelle classi comuni delle scuole di ogni ordine e grado e nelle universita’ si realizza, fermo restando quanto previsto dalle leggi 11 maggio 1976, n. 360, e 4 agosto 1977, n. 517, e successive modificazioni, anche attraverso:
a) la programmazione coordinata dei servizi scolastici con quelli sanitari, socio-assistenziali, culturali, ricreativi, sportivi e con altre attivita’ sul territorio gestite da enti pubblici o privati. A tale scopo gli enti locali, gli organi scolastici e le unita’ sanitarie locali, nell’ambito delle rispettive competenze, stipulano gli accordi di programma di cui all’articolo 27 della legge 8 giugno 1990, n. 142. Entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, con decreto del Ministro della pubblica istruzione, d’intesa con i Ministri per gli affari sociali e della sanita’, sono fissati agli indirizzi per la stipula degli accordi di programma. Tali accordi di programma sono finalizzati alla predisposizione, attuazione e verifica congiunta di progetti educativi, riabilitativi e di socializzazione individualizzati, nonche’ a forme di integrazione tra attivita’ scolastiche e attivita’ integrative extrascolastiche. Negli accordi sono altresi’ previsti i requisiti che devono essere posseduti dagli enti pubblici e privati ai fini della partecipazione alle attivita’ di collaborazione coordinate;
b) la dotazione alle scuole e alle universita’ di attrezzature tecniche e di sussidi didattici nonche’ di ogni forma di ausilio tecnico, ferma restando la dotazione individuale di ausili e presidi funzionali all’effettivo esercizio del diritto allo studio, anche mediante convenzioni con centri specializzati, aventi funzione di consulenza pedagogica, di produzione e adattamento di specifico materiale didattico;
c) la programmazione da parte dell’universita’ di interventi adeguati sia al bisogno della persona sia alla peculiarita’ del piano di studio individuale;
d) l’attribuzione, con decreto del Ministro dell’universita’ e della ricerca scientifica e tecnologica, da emanare entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, di incarichi professionali ad interpreti da destinare alle universita’, per facilitare la frequenza e l’apprendimento di studenti non udenti.
e) la sperimentazione di cui al decreto del Presidente della Repubblica 31 maggio 1974, n. 419, da realizzare nelle classi frequentate da alunni con handicap.

2. Per le finalita’ di cui al comma 1, gli enti locali e le unita’ sanitarie locali possono altresi’ prevedere l’adeguamento dell’organizzazione e del funzionamento degli asili nido alle esigenze dei bambini con handicap, al fine di avviarne precocemente il recupero, la socializzazione e l’integrazione, nonche’ l’assegnazione di personale docente specializzato e di operatori ed assistenti specializzati.

3. Nelle scuole di ogni ordine e grado, fermo restando, ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616, e successive modificazioni, l’obbligo per gli enti locali di fornire l’assistenza per l’autonomia e la comunicazione personale degli alunni con handicap fisici o sensoriali, sono garantite attivita’ di sostegno mediante l’assegnazione di docenti specializzati.

4. I posti di sostegno per la scuola secondaria di secondo grado sono determinati nell’ambito dell’organico del personale in servizio alla data di entrata in vigore della presente legge in modo da assicurare un rapporto almeno pari a quello previsto per gli altri gradi di istruzione e comunque entro i limiti delle disponibilita’ finanziarie all’uopo preordinate dall’articolo 42, comma 6, lettera h).

5. Nella scuola secondaria di primo e secondo grado sono garantite attivita’ didattiche di sostegno, con priorita’ per le iniziative sperimentali di cui al comma 1, lettera e), realizzate con docenti di sostegno specializzati ((…)). ((18))

6. Gli insegnanti di sostegno assumono la contitolarità’ delle sezioni e delle classi in cui operano, partecipano alla programmazione educativa e didattica e alla elaborazione e verifica delle attivita’ di competenza dei consigli di interclasse, dei consigli di classe e dei collegi dei docenti.

6-bis. Agli studenti handicappati iscritti all’Università sono garantiti sussidi tecnici e didattici specifici, realizzati anche attraverso le convenzioni di cui alla lettera b) del comma 1, nonché il supporto di appositi servizi di tutorato specializzato, istituiti dalle università nei limiti del proprio bilancio e delle risorse destinate alla copertura degli oneri di cui al presente comma, nonche’ ai commi 5 e 5-bis dell’articolo 16.

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AGGIORNAMENTO (18)

Il D.L. 12 settembre 2013, n. 104, convertito con modificazioni dalla L. 8 novembre 2013, n. 128, ha disposto (con l’art. 15, comma 3-bis) che “Le suddette aree disciplinari continuano ad essere utilizzate per le graduatorie di cui all’articolo 401 del testo unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, e successive modificazioni, e per i docenti inseriti negli elenchi tratti dalle graduatorie di merito delle procedure concorsuali bandite antecedentemente alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto”.